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Una nuova vita in campagna con un marito, un numero variabile di gatti e un cane con un solo neurone. La passione per la musica classica e per i borghi medievali, per la spiritualità dei Nativi Americani e per i misteri irrisolti, per le autoproduzioni e il vivere consapevole. Questa è la mia vita. Queste sono le mie storie.

martedì 29 luglio 2014

Cottura passiva della pasta, una mini-idea per risparmiare

Confesso che ero scettica, invece la cottura passiva della pasta funziona eccome!


Molto semplicemente, si tratta di cuocere la pasta a fuoco spento lasciandola immersa nell'acqua una volta che questa bolle, coprendo la pentola con il coperchio. I tempi di cottura rimangono gli stessi se il tipo di pasta cuoce in circa 10 minuti (che è più o meno il tempo che ci mette l'acqua a diventare troppo fredda). Se invece usate la pasta che necessita di cotture più lunghe bisogna lasciare il fuoco al minimo per qualche minuto, e poi coprire e spegnere il fuoco. Così facendo la pasta non perde nell'acqua gli amidi e i glutini che le danno sapore, e il risultato è eccezionale anche per le normali paste commerciali, e ancora di più per le paste integrali o fatte in casa.

La cottura passiva si può fare anche per il riso, ricordando di lasciare il fuoco al minimo per qualche minuto e far poi cuocere a fuoco spento per gli ultimi 10 minuti.

Ricordate di non buttare l'acqua della pasta, va benone se dovete allungare un sughetto un po' asciutto ed è fenomenale per sgrassare le pentole. Io la uso per fare un prelavaggio, e a quel punto mi basta pochissimo detersivo per lavare tutto.


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