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Una nuova vita in campagna con un marito, un numero variabile di gatti e un cane con un solo neurone. La passione per la musica classica e per i borghi medievali, per la spiritualità dei Nativi Americani e per i misteri irrisolti, per le autoproduzioni e il vivere consapevole. Questa è la mia vita. Queste sono le mie storie.

martedì 23 settembre 2014

Rimedio naturale antipulci (testato sul Sibillino!)

...testato e funzionante!


L'arrivo dei Sibillidi e del loro notevole carico di pulci, mi ha dato l'occasione per provare un rimedio naturale di cui avevo letto da tempo ma che non avevo ancora avuto occasione di provare. So che sembra strano, ma le altre gatte e la cagnolina raramente si ritrovano a portare in giro i piccoli  succhiasangue, nonostante io non usi pipette, spray o altri prodotti antipulci. Ho eliminato anche il banale collare che in passato mettevo a Penny, perchè mi sembrava che le desse irritazione (e peraltro non era efficace con le zecche, che poi era il motivo principale per cui lo compravo). Quando capita di vedere una pulce o una zecca la rimuovo a mano e tutto finisce lì.
Purtroppo i Sibillidi erano davvero pienissimi di pulci e qualcosa dovevo fare. A Mamma Sibilla ho dato una pipetta di Frontline che tenevo da parte per le emergenze. Al Sibillino, su consiglio del Vet, avrei dovuto dare il Frontline spray, ma l'idea di spruzzare chissà quali sostanze tossiche su un gattino tanto piccolo mi convinceva poco, così ho colto l'occasione per sperimentare il famoso rimedio naturale.

Ho usato mezzo limone non trattato e una tazza d'acqua.
Ho tagliato il limone a fette e l'ho messo in un pentolino con una tazza d'acqua, l'ho messo sul fuoco e l'ho portato a ebollizione, facendolo poi bollire per circa 3 minuti.
Ho poi spento il fuoco e ho lasciato che si raffreddasse, e infine ho filtrato tutto e ho messo l'acqua e limone in uno spruzzino.
Ho spruzzato il prodotto su tutto il pelo, specialmente sulla (meravigliosa!!!) pancina rosa e sotto le ascelle dove c'erano più pulci, e successivamente l'ho asciugato delicatamente con un panno in microfibra. Il trattamento è stato poi concluso da un paio di vigorose leccate di Mamma Sibilla!

Ho fatto tutto questo nel tardo pomeriggio, prima dell'ora di cena. Il mattino dopo - sorpresa! - le pulci erano quasi sparite, ne rimanevano alla vista solo due che si sono poi volatilizzate con i trattamenti successivi (ne ho fatti altri due). E il pelo del Sibillino era favoloso, morbido e lucido!
Quello che non vi so dire è se le pulci siano morte o solo scappate. Io non le ho viste in giro, nè defunte nè saltellanti, ma per evitare il problema di una infestazione ho lavato cucce e giacigli e ho aspirato il tappeto. E per concludere, ho spruzzato sui medesimi giacigli, cucce e tappeto il resto dell'acqua e limone che avevo nello spruzzino.

Al posto di acqua e limone potete usare acqua e aceto bianco (un bicchierino di aceto in una tazzona di acqua tiepida), ma l'odore è più forte e la bestiola potrebbe non gradire. Acqua e aceto (un bicchiere in un litro e mezzo circa di acqua tiepida) è comunque un ottimo prodotto per pulire il mantello di cani e gatti, e lascia il pelo morbido e lucido.

venerdì 19 settembre 2014

Una piccola storia a lieto fine

E' quella della gatta che abbiamo chiamato Sibilla.
Era capitata a casa nostra una prima volta agli inizi di giugno con due gattini, ma si era limitata a scroccare un pasto, poi se n'era andata. Per lungo tempo non si era più vista, e non avevamo più visto neanche i suoi gattini.
Era poi ricomparsa a metà agosto, era magrissima e miagolava disperata davanti al cancello di casa. Non era difficile intuire cosa volesse, così le avevo dato da mangiare e da bere, e le avevo anche mostrato il passaggio sicuro che ho aperto nel reticolato per permettere alle mie gatte di muoversi liberamente e in sicurezza fra i giardini delle villette qui attorno. Non mi facevo grandi illusioni, ma in segreto speravo che tornasse... beh, lo ha fatto! Da allora è venuta qui molte volte ogni giorno, e nel giro di un paio di settimane era confidente quanto bastava perchè riuscissimo a prenderla per portarla dal Vet per un controllo. Da lui abbiamo avuto la conferma di qualcosa che già immaginavamo, e cioè che la micia avesse partorito da pochissimo, probabilmente proprio quando era venuta da noi a cercare da mangiare. Il Vet ci ha detto di continuare a nutrirla in abbondanza e di tenere le dita incrociate, perchè c'era la possibilità che prima o poi ci portasse i suoi gattini.
Nel frattempo le avevamo dato un nome e l'avevamo lasciata libera di girare per casa, con gran scorno delle altre due gatte e sommo divertimento da parte del cane, ma quello faceva parte del gioco.

Dicono che umanizzare i comportamenti degli animali sia sbagliato, ma in queste settimane non abbiamo potuto fare a meno di pensare che i suoi giri in lungo e in largo per la casa fossero in realtà dei sopralluoghi: doveva avere capito che la tana in cui nascondeva i suoi gattini non era sicura, specialmente adesso che le temperature si stanno abbassando e la notte fa fresco... e poi gli umani che vivono qui attorno non sono come noi. Da queste parti i randagi nella migliore delle ipotesi si ignorano e si fanno morire di fame e di malattie, e più in generale si scacciano o si ammazzano senza tanti complimenti, e un animale queste cose le capisce, ne sono convintissima.
Fortunatamente la conclusione è stata quella che ci auguravamo, e stamattina Sibilla ci ha fatto trovare davanti alla porta della cucina il suo piccolino - prontamente rinominato Sibillino|
Il primo posto dove lo ha portato è stato proprio quel garage che lei aveva tanto esplorato, cosa questa che ha confermato che la nostra intuizione era giusta: da brava mamma, Sibilla in queste settimane ci ha studiato, ha controllato che la casa fosse sicura, si è accertata che gli altri animali di casa fossero inoffensivi, e quando si è sentita sicura si è trasferita qui con armi e bagagli... che poi erano il suo Sibillino e un discreto carico di pulci (che presto provvederemo a rimuovere)
Nel giro di qualche ora i Sibillidi si sono già impossessati del divano e si stanno comportando come se fossero qui da sempre. Dopo qualche screzio fra bestie, fortunatamente la pace e il silenzio sono tornati a regnare a casa Geesbrug, e nell'attesa di sistemare il Sibillino ci godiamo la nostra nuova famiglia allargata.Era già previsto che prendessimo un'altra gatta, dopo che la scorsa primavera la nostra Mimi era morta avvelenata dal lumachicida. Pensavamo di prenderla in un rifugio, ma in fondo anche così va bene... dopotutto abbiamo salvato due gatti al prezzo di uno, meglio di un'offerta speciale!
Quello che è impagabile è il senso di soddisfazione profonda che alberga nei nostri cuori da stamattina. Ci sentiamo dannatamente bene, quello speciale sentimento che ci prende quando sappiamo di avere fatto non solo una buona azione, ma un'azione giusta. E' grandioso!

martedì 16 settembre 2014

Il santuario delle lumache


Di solito in campagna le lumache le sterminano o le mangiano... bollite vive, naturalmente. A proposito, il veleno specifico per lumache è velenosissimo anche per altri animali, nonostante quello che scrivono sulle confezioni, e ne bastano pochi grammi per uccidere un cane adulto di medie dimensioni. La scorsa primavera una delle mie gatte è entrata in contatto con questa robaccia ed è morta nel giro di mezz'ora...  un'esperienza che non potrò mai dimenticare... E sempre a proposito, mi rifiuto di credere che un prodotto tanto tossico sia totalmente innocuo anche per gli umani. Questi prodotto si sciolgono nel terreno ed è inevitabile che siano poi assorbiti dalle radici delle nostre insalate... davvero ci fidiamo?

Veleni e insetticidi sono banditi dai miei giardini, e lascio le lumache libere di fare quello che gli pare. Di più, ogni volta che esco a passeggio con il cane e ne trovo qualcuna la raccolgo e me la porto a casa. La gente mi prende per matta, o in alternativa lancia occhiate interessate calcolando quanti piattini di lumache potrebbe cucinarsi con le mie ospiti antennute, ma non mi importa!




Le forniture continue di scarti di insalata e un discreto numero di erbacce nel giardino tenuto in stato semi-selvatico (niente prato all'inglese!) garantiscono l'incolumità dei miei ortaggi e delle erbe aromatiche. Le piccoline prosperano felici, e io sono triplamente felice sapendo di aver lasciato a bocca asciutta avvelenatori e buongustai caserecci.

giovedì 11 settembre 2014

Addio amica...

L'orsa Daniza è morta, non è sopravvissuta al tentativo di cattura... Spero che almeno ora sia libera in un posto migliore di quello dove ha vissuto...
Ciao...
Per saperne di più leggi qui - Repubblica.it

Nutella fatta in casa

A chi non piace la Nutella? Peccato che non sia affatto genuina come la pubblicità vorrebbe farci credere, soprattutto perchè fra i grassi vegetali che la compongono c'è una percentuale importante di olio di palma. E' un grasso usatissimo dall'industria dolciaria perchè costa poco, ma è di scarsissima qualità (è un olio che ha subito un processo di raffinazione nel quale vengono irrimediabilmente perse tutte o quasi le sostanze benefiche contenute nei semi) e soprattutto è nemico dell'ambiente, perchè per realizzare le piantagioni di palme da olio si distruggono le foreste tropicali con danni enormi (leggi qui - Greenpeace Italia)
Non compravo la Nutella neanche prima, perchè non ho nessuna simpatia per le marche e le multinazionali che gli stanno dietro, e da quando ho scoperto questa faccenda degli oli di palma e degli altri grassi vegetali di bassa qualità che vengono usate per fare i dolci industriali, ho smesso di comprare anche quelli e me li faccio da me!


La nutella è semplicissima da fare in casa! Vi servono
100 g di cioccolato fondente
80 g di zucchero di canna
50 g di nocciole tritate
60 ml di olio di semi girasole o altro olio vegetale leggero
100 g di latte di soia
se vi piace potete aggiungere anche 1 cucchiaino di cannella o zenzero o scorze di arancia essiccate e tritate fini.

Bisogna tritare assieme le nocciole e lo zucchero per renderli il più possibile fini, azionando il tritatutto per pochi secondi alla volta e staccando sempre il composto dalle pareti (con il calore le nocciole rilasciano il loro olio!). Successivamente far sciogliere a bagnomaria il cioccolato, e poi aggiungere il resto degli ingredienti. Mescolate benissimo e poi invasate subito nei barattoli sterilizzati. Se volete fare il sottovuoto tappateli e metteteli a testa in giù finchè non sono freddi. Io come al solito preferisco congelare, quindi faccio raffreddare e poi metto tutto in freezer.
La nutella dura a lungo, circa un mese, anche se è mia abitudine usare sempre barattolini piccoli, tipo quelli degli omogeneizzati o poco più grandi, per poter consumare i miei prodotti home made nel più breve tempo possibile. Con queste quantità ne vengono 5 o 6.

giovedì 4 settembre 2014

Biotiful, un sito da tenere a mente

Ho scoperto questo sito e voglio fargli la giusta pubblicità! Si chiama Biotiful e il suo scopo è ben spiegato nella sua sezione "Chi siamo"... 


Biotiful.it nasce dal crescente bisogno personale di mettere a disposizione del maggior numero di persone il sapere accumulato in anni di ricerche sull'analisi dei componenti impiegati nei prodotti di uso quotidiano. Molte persone non hanno la minima idea di cosa entri in contatto con la loro pelle. Biotiful.it è qui per questo.
Questo sito è ben lontano dal voler sostenere il biologico a tutti i costi e non condanna assolutamente la chimica, scienza fondamentale molto spesso utilizzata ingiustamente con accezione dispregiativa; cerca, invece, di offrire una valutazione oggettiva degli effetti dei prodotti, basata su un' analisi approfondita dei singoli ingredienti che li compongono. Durante la valutazione si devono tenere in conto più fattori, poiché non possono essere etichettati come nocivi soltanto i componenti notoriamente dannosi per l'uomo, ma anche quelli prodotti a discapito dell'ambiente e quelli che non sono ancora stati sufficientemente controllati.
L'obiettivo è di colpire le aziende che lucrano sull'utilizzo di questi componenti pericolosi per la nostra salute, i quali potrebbero essere facilmente sostituiti con equivalenti meno dannosi.
Essere consapevoli di cosa contiene un prodotto con cui la nostra pelle entra spesso in contatto, è uno strumento importantissimo, che ci permette di capire e valutare i suoi effetti benefici, la sua funzione ed il suo valore reale. Concetto che viene espresso chiaramente da questa citazione di Barbara Righini (SaiCosaTiSpalmi): 

"Imparando a leggere le etichette vivrai una vera e propria "caduta degli Dei". La crema prodigiosa pubblicizzata dalla meravigliosa modella su tutte le riviste verrà espulsa dall'elenco dei tuoi oggetti del desiderio non appena realizzerai ciò che contiene e quanto vogliono fartelo pagare.” 

Quindi, Biotiful.it è a tua disposizione per offrirti tutti gli strumenti necessari per aiutarti ad operare una tua valutazione in merito, cercando nel contempo di aumentare il grado di consapevolezza e responsabilità globale su questo argomento sfruttando la potenza dei social networks. 

C'è anche un video che vi invito a guardare... è decisamente istruttivo e potrebbe cambiare molte delle vostre convinzioni... Biotiful.it - La storia dei cosmetici