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Una nuova vita in campagna con un marito, un numero variabile di gatti e un cane con un solo neurone. La passione per la musica classica e per i borghi medievali, per la spiritualità dei Nativi Americani e per i misteri irrisolti, per le autoproduzioni e il vivere consapevole. Questa è la mia vita. Queste sono le mie storie.

martedì 17 marzo 2015

Biscottini senza burro

Non sono abituata a usare il burro in cucina, quindi non lo compro quasi mai (faccio un'eccezione solo per il burro bio del nostro amico Andrea Bezzi, che profuma di erbe di montagna e così ogni assaggio diventa un'esperienza spirituale!)
Per fare le torte ho sempre usato l'olio al posto del burro (e vengono buonissime!), ma per i biscotti non mi fidavo quindi semplicemente non li facevo quasi mai. Poi però ho cominciato a sperimentare un po' di ricette trovate in giro e ho scoperto che i biscotti senza burro in realtà sono facilissimi da fare, e il risultato ha superato ogni mia aspettativa!


Questa è la foto di una delle ultime infornate (...sì, sono proprio palline di Natale... ho solo gli stampini natalizi!) Rispetto ai biscotti con il burro, quelli fatti con l'olio sono più croccanti e leggeri, non solo in termini di calorie, anche di peso! Io li tengo in una scatola di latta e rimangono croccantini anche per 2 settimane, e col fatto di essere meno calorici ogni tanto me ne concedo uno extra col caffè o a merenda come sfizioseria.

La ricetta base è questa:
200 g di farina semi-integrale tipo 2 (o almeno la farina 0)
90 g di zucchero
50 g di olio di girasole bio
1 uovo
1/2 fialetta di aroma per dolci (opzionale)
1/2 cucchiaino di lievito per dolci o la stessa quantità di bicarbonato

Io mescolo semplicemente tutti gli ingredienti insieme in una ciotola, faccio la palla e la lascio riposare per circa 30 minuti fuori dal frigo (se però la prossima estate farà troppo caldo la metterò in frigo!) Poi accendo il forno a 180°C, stendo la pasta tra due fogli di carta da forno così non mi sporco le mani, e ricavo i biscotti con le formine o anche semplicemente tagliandola a quadretti con il coltello, se vado di fretta. I biscotti vanno cotti per 12-15 minuti, poi si lasciano raffreddare e li si mette in una scatola di latta di recupero o in un altro contenitore simile.
La differenza fra il lievito e il bicarbonato è nel gusto lievemente amarognolo che quest'ultimo dà ai biscotti, e che io trovo irresistibile: provateli entrambi e poi usate quello che vi piace di più.

Potete anche provare queste varianti alla ricetta base:

100 g di farina di frumento
100 di farina di mais

150 g di farina di frumento
50 g di fiocchi d'avena macinati o muesli macinato o corn flakes macinati

E tenendo fermi i 200 g di sfarinati potete anche aggiungere cacao amaro, orzo solubile in polvere, noci o nocciole tritate, gocce di cioccolato, cannella, zenzero o qualunque altra cosa vi ispiri! Verranno comunque buonissimi!

mercoledì 11 marzo 2015

Una piccola delizia, il Cioccomiele

Il miele fa bene, ce lo dicono fin da bambini, ma a me non è mai piaciuto più di tanto, specialmente il classico millefiori: lo trovo pesantissimo da digerire, mi si piazza sullo stomaco peggio dei peperoni, e mi ci vuole una giornata prima che vada giù dove deve andare... Va un pochino meglio con i mieli dal gusto più delicato, come quello di acacia, di tiglio o di castagno, ma anche quelli comunque non mi entusiasmano. Per consumare un po' più di miele cerco di metterlo nelle tisane o nei dolci al posto dello zucchero, anche se devo dire che molto è cambiato da quando ho scoperto il cioccomiele...


Il nome dice già tutto, si tratta di miele e cacao amaro mescolati insieme. Lo potete spalmare sul pane a colazione o usarlo per preparare un dolce, e come massima goloseria - come suggerito dalla mia cara cognata - potete provarlo nel latte tiepido!

Farlo è semplicissimo, vi servono solo:
120 g di miele
10 g di cacao amaro

Mettete il tutto in un barattolo, mescolate bene ed è pronto da spalmare!
Potete usare il miele che preferite, anche il millefiori. Io uso quello di acacia perché ha un gusto più delicato; avevo provato anche quello di arancio, ma non mi piaceva particolarmente e sono tornata al 'mio' miele di acacia. Se siete in vena di esperimenti potete anche aggiungere un mezzo cucchiaino di cannella o di zenzero. Il cioccomiele si conserva fuori dal frigo, la sua scadenza è la stessa del miele che avete utilizzato.

martedì 3 marzo 2015

Lavare con le foglie di edera?

Lo so, detta così fa pensare a qualcosa di estremo tipo sopravvissuti dell’isola di Lost o a uno scenario apocalittico in stile Walking Dead, invece alla fine è come se fosse archeologia e al tempo stesso resistenza umana, il riappropriarsi di antiche conoscenze in via di estinzione. Ci vorrebbe un WWF anche per queste cose…

Ho scoperto che si poteva fare un detersivo con le foglie di edera dopo avere imparato che si può lavare il bucato anche con le castagne matte, e anzi, che una volta lo si faceva abbastanza comunemente lì dove abbondavano gli ippocastani… se ripenso a tutte le castagne matte che raccoglievo da bambina a Milano, adesso potrei fare concorrenza alla Henkel! Qui gli ippocastani non ci sono, però le edere abbondano sul mio balcone, e l’occasione per provare questo detersivo mi è venuta dal disastro della nevicata di inizio febbraio: dopo avere tolto la neve erano rimasti a terra un mucchio di rametti spezzati e ho pensato di dare un senso al loro sacrificio sperimentando il detersivo.

Farlo è molto semplice, servono solo
30 g di foglie di edera
1 litro di acqua bollente
1 bicchiere di aceto

Le foglie vanno prima lasciate per almeno un’ora in una soluzione satura di acqua e bicarbonato (mettetene finché non si scioglie più, così è un ottimo disinfettante low cost e low impact, molto meglio dell’amuchina). Dopo averle sciacquate bene sotto l’acqua corrente, fate bollire un litro abbondante di acqua e fate sbollentare le foglie per 10 minuti nella pentola coperta a fuoco basso, quanto basta per tenere il bollore.
Passati i dieci minuti frullate bene le foglie con il minipimer o nel bicchierone del mixer, fate raffreddare e imbottigliate in una bottiglia di recupero. Aggiungete un bicchiere di aceto a far da conservante e lasciare riposare un paio di giorni prima di usarlo.


L’ho adoperato per lavare un carico di bucato scuro, tute di casa non particolarmente sporche e un giaccone, e ho volutamente omesso di mettere il goccino di ammorbidente eco che di solito aggiungo all’acido citrico quando faccio il bucato da stendere in casa (quando lo stendo fuori all’aria non lo metto mai), perché volevo sentire che odore prendevano i panni una volta lavati. Ho versato un bicchiere e mezzo di questo liquido nella vaschetta, e ho lavato in acqua fredda con un ciclo breve. Beh, il bucato è venuto pulito e senza nessun odore strano, solo il normale odore di panni puliti, il che è sorprendente visto che ho lavato senza detersivo! Quindi direi che l’esperimento è riuscito alla grande , e a questo punto credo che continuerò ad utilizzarlo… penso che le edere capiranno e non se ne avranno troppo a male!

lunedì 2 marzo 2015

Live Long and Prosper... forever


A life is like a garden. Perfect moments can be had, but not preserved, except in memory. LLAP


(La vita è come un giardino. I momenti perfetti ci sono, ma non possono durare se non nella memoria.)



Se n'è andato anche lui, come già il dottor McCoy e Scotty, nel regno misterioso che si apre oltre l'ultimo respiro. Buon viaggio verso le stelle Mr. Spock...

Walkers fatti in casa


Se non conoscete i Walkers, i biscotti al burro scozzesi, allora avete una lacuna nella vostra esistenza, perché sono una di quelle cose per cui vale la pena vivere (e non ringrazierò mai abbastanza il mio adorato maritone per avermeli fatti scoprire!)

Non sono facilissimi da trovare, a meno che non abbiate a portata di mano un supermercato bello fornito - e anche in quel caso non è detto che li abbiano o che ce li abbiano tutto l'anno. Certo, si può sempre pensare ad un volo low cost per Edimburgo per fare una scorta grandiosa, che tra l'altro non sarebbe neanche una brutta idea, ma nel caso anche questa ipotesi non sia praticabile potete provare a farli da soli: è più facile di quello che sembra, e di sicuro ci mettete meno tempo che non a fare il check-in in aeroporto.

Vi servono:
300 g. di farina
150 g. di burro (dose indicativa; potete salire fino a 160 - 170 g.)
150 g. di zucchero di canna
1/2 cucchiaino di sale
1/4 cucchiaino di bicarbonato (facoltativo)

Fate ammorbidire il burro a temperatura ambiente, oppure scioglietelo in un pentolino e fatelo raffreddare (dopo averli provati entrambi, preferisco di gran lunga questo secondo metodo: il risultato è lo stesso, ma il procedimento è più veloce). Mettete in una ciotola farina, zucchero, sale ed eventualmente il bicarbonato, aggiungete il burro e impastate bene. L'impasto deve essere consistente; se vedete che tende a sbriciolarsi e a restare poco compatto (dipende dal tipo di farina che usate) aggiungete altro burro. Fate una palla e lasciatela riposare in frigo per 15-20 minuti. Non si deve indurire, deve solo raffreddarsi un po' perché così è più facile da lavorare.
Accendete il forno a 180°C. Intanto che si riscalda, stendete una sfoglia piuttosto alta, circa 1,5 cm per le forme rotonde, fino a 2 cm per i 'fingers', che sono i biscotti lunghi e stretti, appunto a forma di dita. Ritagliateli come preferite, bucherellateli con uno stuzzicadenti, e infornateli per circa 15-20 minuti.
Se per caso il vostro forno è come il mio, che tende a bruciare, provate ad abbassare la temperatura a 160°C e prolungate la cottura fino a 30 minuti. Il bicarbonato potete metterlo o no, fa solo venire i biscotti un po' più alti, ma non è fondamentale.

E' il sale il vero elemento in più dei Walkers, quello che li distingue dagli altri biscotti e gli da un sapore unico. Provateli con il tè, specialmente un Earl Grey: diventano un'esperienza mistica!