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Una nuova vita in campagna con un marito, un numero variabile di gatti e un cane con un solo neurone. La passione per la musica classica e per i borghi medievali, per la spiritualità dei Nativi Americani e per i misteri irrisolti, per le autoproduzioni e il vivere consapevole. Questa è la mia vita. Queste sono le mie storie.

venerdì 22 agosto 2014

Ammorbidente fai da te

Non l'ho mai amato molto, l'ammorbidente tradizionale, anche perchè nella mia famiglia fino ad un certo punto non lo si usava mai e nessuno si lamentava degli asciugamani un pò ruvidi. Sapevo che non fossero amici dell'ambiente e della pelle, ma non fino a che punto... Gli ammorbidenti commerciali contengono sostanze poco o per niente biodegradabili come fosfati, derivati del petrolio, coloranti e profumi artificiali altamente inquinanti per l'ambiente e potenzialmente nocivi per l'uomo. Soprattutto possono scatenare reazioni allergiche e dermatiti, motivo per cui esistono gli ammorbidenti ipoallergenici... che poi è stato il primo campanello di allarme che è risuonato nella mia testa: se gli ammorbidenti tradizionali sono sicuri, per quale motivo le multinazionali hanno sentito l'esigenza di farne alcuni ipoallergenici? Forse perchè non sono poi così sicuri...

Per fortuna esistono delle alternative! Visto che il bucato vien fuori duro perchè nell'acqua c'è il calcare, il concetto base è addolcire l'acqua.
Si può provare con l'aceto bianco, da versare direttamente nella vaschetta dell'ammorbidente (ma va bene anche per la lavastoviglie come brillantante); qualcuno dice che alla lunga può danneggiare la lavatrice (o la lavapiatti), io l'ho usato per più di un anno e non ho mai avuto problemi.
Un altro rimedio è il bicarbonato, un cucchiaio sciolto in un bicchiere d'acqua da versare nella vaschetta dell'ammorbidente. Ho provato anche questo, con risultati paragonabili a quelli dell'aceto.
Personalmente, quello che preferisco è l'acido citrico.


L'acido citrico è un additivo alimentare naturale (sigla E330), è generalmente in polvere, si trova nei negozi di forniture di articoli per enologia, nei brico più forniti o più facilmente su internet, e il suo costo è circa 6 euro al kg.

Per fare un buon ammorbidente per un'acqua di media durezza bisogna fare una soluzione al 15% in acqua distillata: 150 g di acido citrico e 850 g di acqua distillata (con l'acqua di rubinetto l'ammorbidente perde ovviamente di efficacia perchè iniza ad agire anzitempo). Se nella vostra zona l'acqua è particolarmente ricca di calcare potete salire fino al 20%, che significa 200 g di acido citrico e 800 g di acqua distillata. Mettete il tutto in una bottiglia di recupero e agitate bene per far sciogliere la polvere; se volete potete aggiungere qualche goccia di olio essenziale o del profumo naturale... io ultimamente sto aggiungendo della vecchia acqua di colonia fatta senza ingredienti strani, un bicchierino di liquore in ogni bottiglia da un litro. Dico subito che non da un gran profumo di lavanda al bucato, ma toglie qualsiasi odore che possa rimanere alla biancheria, che infatti ha solo un buon profumo di detersivo di marsiglia e di pulito!

La dose è di 100 ml per lavaggio, che nel mio caso è anche la capienza della vaschetta dell'ammorbidente. Se il bucato risultasse troppo ruvido provate ad aumentare le dosi o passate ad una soluzione maggiore (comunque non più del 20%). Nel mio caso il risultato è del tutto soddisfacente, in più ho la sicurezza di non mettermi addosso abiti velenosi e anche l'ambiente ringrazia!

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