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Una nuova vita in campagna con un marito, un numero variabile di gatti e un cane con un solo neurone. La passione per la musica classica e per i borghi medievali, per la spiritualità dei Nativi Americani e per i misteri irrisolti, per le autoproduzioni e il vivere consapevole. Questa è la mia vita. Queste sono le mie storie.

domenica 23 novembre 2014

Diavoline fai da te

Finalmente si accende la stufa! Di tutti gli acquisti che abbiamo fatto nella nostra vita, questo è stato sicuramente il più fantasmagorico, quello che rifarei altre mille volte. L'avevamo comprata dopo il primo inverno trascorso nella nostra nuova casa, dopo aver visto il conto astronomico per riscaldarci con il metano... oltretutto per riscaldarci male, visto che alcune stanze rimanevano sempre fredde e in altre ci si lessava. La piccola stufetta che avevamo scelto ci ha risolto in un attimo tutti questi problemi! Con la legna arrivo a spendere circa 1/3 di quello che spendevo con il gas, sul piano della stufa riesco anche a cucinare (e vi assicuro che alcune cose come zuppe, minestre o marmellate sono più buone se fatte lì sopra!) e soprattutto ho un bel tepore in tutta la casa; non solo (ovviamente) nel soggiorno dove c'è la stufa medesima, ma anche in tutto il piano di sopra. E il caldo della stufa è un caldo diverso... più piacevole, più profondo, più ancestrale... Riscalda il cuore, la mente, l'anima. Ed è un vero toccasana per le mie cervicali!
Il piacere non è solo mio, ma anche dei Pets di casa, che adorano sonnecchiare nelle ceste e sui giacigli che preparo appositamente per loro...


Non essendo un'Indiana d'America né una boy scout, non sono capace di accendere il fuoco sfregando due bastoncini, e ho sempre usato le normali diavoline. Lo facevo controvoglia, perché so bene quanto sono tossiche: pur di non toccarle con le mani ritagliavo tutti i cubetti di una scatola con i guanti grossi, quelli dei mestieri più schifosi, e poi le mettevo in un barattolo di vetro da cui le tiravo fuori con le molle della stufa. Avevo provato anche quelle cosiddette 'ecologiche', ma per accendere un fuoco me ne servivano anche due o tre e spendevo un patrimonio.
Così mi sono messa a cercare e a sperimentare, e sono arrivata a queste...


Sono buffe a vedersi, e di certo sono più voluminose di una scatoletta di diavoline, ma almeno non sono tossiche e si possono fare con materiali che troviamo facilmente in casa e che magari butteremmo via, come i fondi di candela.

Servono:
cotone idrofilo
carta tipo scottex casa o rotolone per pulizie
fondi di candela
una scatoletta di latta vuota, lavata, o un vecchio pentolino sacrificabile.

Nella scatoletta si fanno sciogliere a fuoco lento (o sul piano della stufa!) i fondi di candela. Intanto strappiamo tanti riquadri di carta e mettiamo nel centro di ognuno una bella pallina di cotone idrofilo, più o meno delle dimensioni di una pallina da golf o poco più grande. Si accartoccia tutto in modo da formare una specie di 'uovo di pasqua', e poi si immerge la parte contenente il cotone nella cera sciolta. Fare raffreddare su un foglio di giornale.
Facendole un po' grandi si riesce ad accendere anche gli inneschi più ostinati senza bisogno di altro. Io le metto sotto la legna minuta con la parte non cerata rivolta verso di me, e accendo la diavolina con uno steccone di quelli per gli spiedini.
Funzionano alla grande, non fanno cattivi odori e non c'è più bisogno di carta di giornale, che fa solo tanta puzza e tanto fumo, ma da poca sostanza.
Le usa anche mio marito per il barbecue, ed è persino più entusiasta di me!

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