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Una nuova vita in campagna con un marito, un numero variabile di gatti e un cane con un solo neurone. La passione per la musica classica e per i borghi medievali, per la spiritualità dei Nativi Americani e per i misteri irrisolti, per le autoproduzioni e il vivere consapevole. Questa è la mia vita. Queste sono le mie storie.

venerdì 24 ottobre 2014

Detergente fai da te per lavastoviglie - La mia ricetta

Usate anche voi la lavastoviglie? Vi è mai capitato facendo scarpetta nel piatto di sentire un retrogusto che non saprei definire alrimenti che 'chimico'? A me sì, e la cosa ovviamente non poteva piacermi. Quel retrogusto è dato dai residui del detersivo del brillantante... solido, liquido, in gel che sia non ha importanza, rimangono comunque delle tracce che poi inevitabilmente finiamo per ingerire assieme al cibo che mangiamo, come se fosse un disgustoso condimento.

I detersivi ecologici esistono, e saranno pure buonissimi per carità, ma per comprarli tocca accendere un mutuo, così mi sono messa in caccia di detersivi alternativi su internet. Di ricette ce ne sono tante (anche se alla fine sono tutte variazioni di due o tre temi principali) e confesso che i risultati non sono mai stati pienamente soddisfacenti. Più di una volta mi sono ritrovata a dover rilavare un intero carico di piatti, e pure la lavastoviglie stessa, con mio gran scorno...
Però, tentativo dopo tentativo, alla fine ho trovato una formula che mi soddisfa e da allora la uso con soddisfazione!



La base è quella del detersivo più classico fra quelli alternativi, fatto con limoni, sale e aceto. Servono:
3 limoni non trattati o bio (nella buccia dei limoni normali ci sono prodotti dannosi)
400 ml di acqua
200 gr. sale fino
100 ml aceto bianco

Bisogna tagliare i limoni a pezzi togliendo i semi (per farlo io li spremo), poi metterli in un frullatore con un po' d'acqua e di sale e frullare benissimo. Mettere la poltiglia di limoni in una pentola assieme all'aceto e al resto del sale e dell'acqua, far scaldare e poi far bollire per 20 minuti con il coperchio, abbassando la fiamma altrimenti erutta!
Passati i 20 minuti bisogna frullare ancora con il minipimer per rendere la poltiglia il più possibile omogenea, e successivamente si lascia raffreffare e si invasa nei barattoli. In alternativa, potete invasare il detersivo ancora caldo e metterle i barattoli a raffreddare a testa in giù per fare il sottovuoto. Con quelle quantità vengono due barattoli medi, che potete conservare in dispensa o in frigo. La quantità per ogni lavaggio è quella sufficiente a riempire la vaschetta della vostra lavastoviglie.

Fin qui la ricetta classica, che però non mi soddisfaceva fino in fondo, nonostante i commenti entusiastici che trovavo in rete. Così ho pensato di aggiungere ad ogni lavaggio un mezzo cucchiaino di detersivo tradizionale per i piatti, il più ecologico che trovate. Solo mezzo, mi raccomando, altrimenti la lavastoviglie diventa un vulcano che erutta schiuma da tutte le parti e poi ripulirla è un casino! Potete usare anche il detersivo di marsiglia, che sgrassa infinitamente di più di quello dei piatti, ma essendo più schiumoso dovete metterne ancora meno, un quarto di cucchiaino.
Giusto per scrupolo, ogni 4-5 lavaggi 'alternativi' ne faccio uno con un detersivo tradizionale ecologico. Ho scoperto quello della linea ViviVerde della Coop, che è piuttosto economico ed è certificato EcoLabel
Ovviamente ho sostituito anche il brillantante, con una soluzione di acido citrico al 15% (150 gr di acido citrico + 850 gr acqua distillata) Da allora i miei piatti sono perfetti e le pietanze che ci metto dentro lo sono anche di più!

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